Gentile signora Matilde,
Mio figlio e sua moglie hanno avuto un bambino che adesso ha cinque mesi. Da prima ancora che nascesse è nata la discussione sull'opportunità di farlo battezzare. La nostra è una famiglia molto cattolica ed è impensabile per noi che un nuovo nato non riceva il battesimo. Al contrario mia nuora è atea e ritiene che il bambino non debba battezzarsi. Come posso fare a convincerla?
Anna
Gentile Anna,
mi perdoni se ho sintetizzalo la sua lettera, spero di aver reso comunque l'angoscia che traspariva da ogni riga. Sono una credente poco osservante ma so per certo che, per fortuna, il battesimo, come tutti gli altri sacramenti, non sono vincolati ad un'età specifica ma possono essere ricevuti in ogni momento della nostra vita. Lo stesso Gesù lo ricevette a trent'anni, non certo alla nascita. La chiesa cattolica esiste da duemila anni e temo ci sarà ancora quando suo nipote avrà l'età della ragione. Quindi, da nonna a nonna, non vedo il motivo di imporlo ad un bambino che non può esprimere nessun parere al riguardo. Lasci che cresca e che decida da solo, quando sarà grande vi sarà grati di averlo lasciato libero di scegliere la sua strada. E sarà particolarmente riconoscente proprio verso chi lo ha lasciato libero andando contro alle proprie convinzioni. Cioè a lei e a suo figlio. Potrebbe volere addirittura lei come madrina, sa?