lunedì 21 febbraio 2011

Cosa mangiano i nostri figli

Cari amici ed amiche,
sta diventando seccante iniziare ogni volta con delle scuse per un silenzio involontariamente prolungato. Stavolta almeno non sono rimasta in disparte per problemi di salute ma solo a causa della mia poca dimestichezza con il computer. Grazie alle indicazioni indispensabili di Andrea non solo ho risolto i miei problemi sospesi ma sto anche imparando a scrivere dei post stilisticamente più elaborati e ad inserire  delle foto. 
Per il resto, sono felice di aver conosciuto così tante persone gentili e pazienti con me (saluto con affetto Grazia e prometto ad Hobina di risponderle il prima possibile) e corro a dedicarmi ad Amalia:

Cara Matilde,
mio figlio ha tredici anni e si lamenta della mia cucina. Preferisce mangiare coi suoi amici focaccia o andare al McDonald piuttosto che restare in casa per dedicarsi ad un'alimentazione più sana ed equilibrata. Piatti come il minestrone o i legumi ormai li rifiuta sempre ed al massimo mangia un po' di pasta per poi precipitarsi fuori casa. Tu come riuscivi a trattenere i tuoi figli a tavola?
Amalia

Cara Amalia,
I miei figli appartengono ad una generazione educata ad un maggiore rispetto del cibo perchè noi genitori venivamo dalla tragica esperienza della guerra, durante la quale si mangiava quel poco che si trovava ed anche le cose più umili avevano il gusto del manicaretto raffinato proprio perchè rare. Purtroppo contro di te ha lavorato una società opulenta che ha privilegiato il gusto ricco (spesso artificiale) a discapito della qualità, il tutto pubblicizzato dalla televisione, e non mi stupisce che tuo figlio preferisca le patate fritte piuttosto che le verdure. Mi stupisce invece che a tredici anni abbia già l'autonomia per autogestirsi i pasti. Al tuo posto gli farei notare che se ritiene di avere la maturità di decidere con cosa nutrirsi può usarla anche per rimediare il denaro necessario per farlo. In altre parole: chiudi i cordoni della borsa.

9 commenti:

  1. Un problema che coinvolge le ultime generazioni;la soluzione da te proposta
    è drastica ma efficace.

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  2. Sono d'accordo anch'io con la soluzione drastica .Per esperienza di zia so che le spiegazioni sulla qualità del cibo non servono a nulla : il gusto e il piacere per la buona cucina verranno dopo. Mio nipote ha cominciato a vent'anni.
    Grazie e buona giornata

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  3. Concordo sulla soluzione drastica anche se non credo possa risolvere il problema. Al Mac Donald oggi si mangia con 1 euro, sono davvero pochi spiccioli. Quel genere di fast food ha sempre rappresentato la salvezza per gli studenti squattrinati. Capisco che non possa essere una delle cose fondamentali per il ragazzo alla sua età mangiare patatine fritte, ma non dimentichiamoci dell'epoca in cui viviamo oggi: ci sono mille modi per procurarsi denaro in modo facile, a volte facilissimo, e spesso illegale. Credo che la cultura sia fondamentale, e inculcare nei bambini l'importanza del cibo e delle cose sane, debba essere fatto fin da piccoli. L'educazione di polso poi in certi casi è necessaria ma spesso allontana, quindi boh, bel dilemma!

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  4. Concordo con Grazia: ciò che hai seminato tornerà buono più tardi, ora è il momento della ribellione e della coesione col gruppo ed è normale che sia così :)
    Concordo sulla strategia suggerita da Matilde

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  5. Sono contenta di ritrovarti, cara nonna Matilde.
    E' vero che nel dopo guerra, il problema era molto diverso da quello che si pone ora.
    Però il Mc Donald proprio no, a meno che non si tratti di poche volte con amici.
    Certo che l'età dell'adolescenza è ingrata, sia per chi la vive, che per chi ci deve convivere :)
    Ciao e buona serata!
    Lara

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  6. Buona sera Nonna Matilda, sono lieto di fare la tua virtuale conoscenza.....

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  7. Nonna Matilde...grazie per essere passata dal mio blog...è un piacere conoscerti!

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  8. Cara Nonna Matilde... io non faccio parte della generazione del dopoguerra ma sono stata educata comunque al buon cibo... non ho appreso subito però... da adolescente ero un po' come il ragazzo del racconto... poi crescendo e maturando tutto è andato al suo posto... A presto!

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  9. Oggigiorno essere genitore è veramente un compito arduo. Mio figlio ha 7 anni e già vuole comandare lui: cosa comperare, cosa mangiare, e vuole educare i suoi genitori. Io personalmente mi sto snervando. Questi non sono più figli nostri ma della tecnologia. Ora lo sto obbligando a guardare Heidi, per vedere se riesco ad ammansirlo un pò, egli proibisco tutti i programmi violenti da quando ha tentato di darmi una sberla

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